OSTERIA DELL'ANGELO

LA FILOSOFIA DEL TERRITORIO
Eleggere i luoghi che l’accolgono come prima fonte di approvvigionamento e ispirazione è uno dei pilastri dell’Osteria dell’Angelo, l’ancorarsi a qualcosa di certo, concreto, fortemente radicato nella sua proposta.

Da quando Emanuela Rovelli gestisce l’Osteria dell’Angelo due visioni s’inseguono e si accompagnano in cucina, la tradizione intesa come recupero e attenzione alle ricette che hanno fatto la storia culinaria della provincia bresciana da una parte, la loro lettura alla luce di nuove e mutate esigenze dall’altra.

Un territorio non è solo un’estensione geografica, quanto un insieme di tradizioni, consuetudini, nate dall’avvicendarsi di popolazioni, dal loro confronto con quelle vicine, dallo scambio di culture. Nella cucina avviene poi l’incontro con le materie prime reperibili, con l’ingegno che ha saputo trasformarle nel corso degli anni, mettendo a punto modalità di cottura, ricette, ricavando il massimo dal disponibile. Il tutto è naturalmente leggibile in entrambe le direzioni, la cucina, il cibo, identificano un territorio, ne costituiscono uno dei tasselli fondamentali. Dall’assaggiare un formaggio, scegliere un piatto, è possibile capire non poche cose delle persone che stanno «dietro» a prodotti e interpretazioni: sapori, intensità, consistenze sono spesso il risultato di esigenze, abitudini, climi differenti e non si celano dietro alla verbosità dei testi, degli annunci ma si offrono spontaneamente alla nostra lettura, al nostro piacere.

Un approccio dinamico, ben conscio del fatto che ai fornelli non esiste staticità, che anche la ricetta vissuta come la più tradizionale muta al mutare dei tempi, al cambiare dei prodotti, delle esigenze nutrizionali, di una diversa consapevolezza e approccio al cibo. Ecco che diventa fondamentale mantenere lo spirito che ha dato origine a una preparazione pur nell’evoluzione della stessa. Ed è la strada che ha da sempre scelto di percorrere «questa» Osteria dell’Angelo, niente stravolgimenti per stupire l’ospite o abbinamenti costruiti per compiacere la moda del momento, quanto una seria riflessione sulla ricetta, sugl’ingredienti che la compongono, cogliendo il momento migliore per proporli, testimoni di un’unicità che si vuole difendere senza ricorrere ad integralismi. Convinti che le necessità di oggi sono diverse da quelle di ieri, ma allo stesso tempo, di tanto in tanto, esiste in tutti noi il bisogno di riprenderci parte di un tempo passato, dei suoi gusti e ritmi.

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