Osteria dell’Angelo, “Locale Storico lombardo”.

Dall’anno 2004 la Regione Lombardia riconosce e valorizza i locali storici «esclusivamente o prevalentemente dediti alla ristorazione» con altre categorie d’impresa, «in quanto testimonianza tangibile di tradizione, operosità e scelte lungimiranti per affrontare l’evoluzione dei gusti e dei consumi, nonché prezioso mosaico di un vasto e vivace patrimonio locale, da preservare e sostenere». Testo presente nel sito Negozi Storici, nella cui Home Page, sull’immagine della Galleria Vittorio Emanuele di Milano, compare la scritta «Persone, cose e luoghi. Almeno 50 anni di lavoro e qualità rappresentarlo». Il tutto, da marzo del corrente anno, regolamentato da apposita legge: ed è nell’ovvio rispetto della vigente normativa che sul Bollettino Ufficiale della Regione il 21 ottobre 2019 è comparso il nome, accanto a quello di altri 36 locali storici lombardi, dell’Osteria dell’Angelo, aperta, con la stessa insegna e nello stesso luogo, dal 1949.

Un riconoscimento che accompagna e gratifica la nostra più che decennale gestione perché esprime buona parte di quei valori, di quell’impegno che ogni giorno mettiamo in opera per condividerne il senso con il pubblico che frequenta o frequenterà l’Osteria: tradizione, operosità, scelte che cercano di seguire al meglio «l’evoluzione dei gusti e dei consumi», custodia e comunicazione di quel «patrimonio locale» che per noi è fondamentale pilastro.

Non certo comodo appoggio su cui oziare, allori su cui dormire, ma sprone, motivo d’entusiasmo e di responsabilità, perché siamo sinceramente convinti che il nostro è un lavoro dove ogni giorno è necessario posare un segno tangibile, la ricerca dei prodotti, la cura nella loro preparazione, la riscoperta di una ricetta o il perfezionamento di un’altra. Il tutto tenendo sempre al centro le persone che ci permettono di continuare un’attività che è parte integrante, se non principale, dei nostri giorni: la nostra clientela. Possiamo certo commettere errori, ma sono nella loro stragrande maggioranza il quasi obbligatorio pegno da pagare per i tempi, i ritmi, il desiderio di essere sempre disponibili, attenti, anche quando la giornata volge al suo fine. Essere locale storico ci vedrà ancora più concentrati, nella convinzione che la convivialità, le tradizioni, siano precise testimonianze di un luogo, una cultura.